lunedì 23 ottobre 2017
Accorgendosi dell'errore che ha fatto, Fisk si rialza e, favorito dalla sua altezza, cerca di individuare gli agenti della InfoCorp che si stanno dirigendo verso le scale.
“Stanno scendendo al piano interrato!” dice in conference call.
Killex prende Penny per un braccio e fa cenno a Silva di seguirlo, poi, fendendo la folla, si avvia nella direzione indicata da Fisk. Più piccola degli altri, Penny sguscia in direzione degli ascensori che, al contrario delle scale mobili, sono poco affollati. Killex raggiunge il centro della hall e riesce a vedere i tre uomini vestiti di scuro che stanno per imboccare le scale: spara ad uno di loro e lo colpisce al collo, facendolo crollare a terra a faccia avanti. Le grida della folla riprendono con rinnovato vigore, e coprono gli ordini sbraitati dalle guardie di sicurezza che, schiacciate nella calca all'ingresso, non riescono ad intervenire. Vedendo Fisk che si avvicina, gli agenti InfoCorp fanno fuoco su di lui da distanza ravvicinata: tutti i proiettili gli fischiano intorno, ferendo dei passanti ignari, tranne uno che lo colpisce alla spalla rovinando la sua giacca di pelle preferita ed insaccandosi nel metallo. Furibondo il solitario piomba sul nemico più vicino e gli sferra un pugno in pieno petto: la sua mano metallica sfonda lo sterno del malcapitato che gli si affloscia addosso come un fantoccio. I due agenti Infocorp rimasti scappano intanto verso il piano interrato, ma uno viene raggiunto da un proiettile di Killex alla nuca mentre corre per le scale: il colpo lo proietta in avanti facendolo rotolare giù. Quando arriva al pianerottolo è morto.
Rosenbringer si protegge con le braccia dai colpi della donna vestita di raso e, tra un colpo e l'altro, si guarda attorno. Per sua fortuna le guardie sono troppo impegnate a contenere la folla per occuparsi delle grida della donna che continua ad imprecare contro di lui: il dottore si alza e, fendendo la ressa di persone, si fa strada verso le scale che portano al piano interrato.
Rosenbringer e Fisk si incontrano all'imboccatura delle scale: mentre si guardano – il solitario è piuttosto stupito di incontrare lì il dottore - vengono raggiunti da Dana che regge la pistola del Fisk con mani tremanti
“Dana, questo è il dottor Rosenbringer, ti ho parlato di lui”
“Fisk, lei ha un braccio completamente coperto di sangue… Ah, piacere signora” risponde il dottore tendendole la mano
“Dottor Rosenbringer, io e lei dobbiamo parlare” dice Dana stringendola. Ha visto Fisk sfondare il torace dell'agente InfoCorp con un pugno ed è piuttosto impressionata
“Immagino vogliate parlare di me, ma non è come sembra: loro hanno sparato per primi…”
“E la sua reazione è stata quella di massacrarli… Cosa abbiamo ripetuto, più e più volte, riguardo le sue reazioni a caldo? E riguardo il controllo del respiro?”
“Dottore, questa è la mia serata libera e…”
“Questa è anche la mia serata libera, Fisk”
“Dana, trattienimi o gli stacco la testa!”
Mentre discutono, i due vengono superati da Killex e Silva che scendono le scale di corsa.
Il garage del complesso Waterford è uno sterminato stanzone di cemento, intervallato da file di colonne ed illuminato da parecchie luci al neon. È pieno di gente che si dirige verso le macchine o che, seduta nelle stesse con il motore acceso, aspetta nervosamente che i cancelli vengano aperti. Oramai non deve mancare molto all'arrivo della polizia, e tutti sperano di potersene andare al più presto. L'ultimo agente InfoCorp rimasto, Danny, si slancia nel parcheggio fino alla sua auto aziendale frugandosi freneticamente nelle tasche dei pantaloni alla ricerca delle chiavi.
“Danny, fossi in te mi fermerei!” sente urlare alle sue spalle.
I presenti su voltano a guardare, ma lui accelera la sua corsa e si infila nell'automobile, inserisce la chiave con mani tremanti ed imposta il cambio automatico. Un paio di colpi d'arma da fuoco esplodono contro la macchina infilandosi nella mascherina ed alzando il cofano di qualche centimetro, mentre un terzo colpo centra la ruota posteriore destra – che per fortuna è piena. La macchina muore. I visitatori nel parcheggio urlano: anche Danny vorrebbe urlare ma mesi di addestramento gli hanno conferito un certo sangue freddo. Riavvia l'automobile e comincia a fare manovra. Dal lunotto posteriore vede Mark Killex – l'uomo che dovrebbe essere morto – avvicinarsi di corsa con in mano un grosso revolver. Lo segue una donna che Danny non ha mai visto - ha la pelle scura ed è vestita piuttosto elegantemente - anche lei armata. Con la risolutezza della disperazione stringe il volante e spinge a fondo l'acceleratore puntando su di loro per investirli: la donna si butta di lato, ma Killex balza e rotola sul cofano della macchina, continuando a puntarlo con il revolver. Danny è così spaventato che quasi non si accorge di avere davanti a sé una delle colonne di cemento del parcheggio: il sensore di prossimità inchioda per lui sbalzandolo in avanti.
Fa appena in tempo a riprendersi dallo scossone che sente la portiera dal lato del passeggero aprirsi: una ragazza bruna con addosso la versione sexy di un completo da collegiale si siede accanto a lui e lo apostrofa:
“Perchè hai cercato di investire la mia guardia del corpo?”
L'abitacolo si riempie del suo profumo e di un chiaro sentore di alcol
“Ma vaffanculo, troietta! Scendi dalla mia macchina!” urla Danny sferrandole una gomitata al volto ed ingranando la retromarcia.
Ancora disteso sul cofano, Killex ha sfondato intanto il parabrezza con il calcio della pistola e ringhia:
“Ti avevo detto di fermarti!”
La ragazza accusa il colpo – un rivolo di sangue le scende dal naso -, ma poi si china fulmineamente, si toglie una scarpa ed usa il tacco a spillo per colpirlo all'inguine: Danny sente un dolore sordo diffondersi al ventre e perde il controllo della macchina che va a sbattere contro un suv parcheggiato. Il contraccolpo fa scivolare in avanti Killex e la canna della sua pistola penetra in un occhio di Danny, che però è già svenuto.
Rosenbringer si avvicina all'auto di corsa ed apre la portiera dalla parte del guidatore. Controlla velocemente le condizioni dell'uomo svenuto e poi, tenendo ferma l'arma contro l'occhio di Danny, dice:
“Killex, lasci andare la pistola e scenda di lì. Si faccia aiutare da Fisk. Silva, lei cerchi un kit medico, probabilmente lo troverà nel bagagliaio”
Poi prende il cellulare:
“Sì, sono il dottor Rosenbringer… Mi servirebbe che allertasse l'infermeria: ci servono un andrologo ed un neurochirurgo… Sì, è per un lavoro dell'internal audit. Saremo lì in una quarantina di minuti” Fisk, intanto, ha divelto il parabrezza ed aiutato Killex a scendere dal cofano della macchina. Mark ha la mano destra ridotta ad un grumo di sangue e le costole parecchio acciaccate: si appoggia ad una colonna e cerca di respirare piano per contenere il dolore. Silva apre il bagagliaio e trova la valigetta del pronto soccorso: la porta a Rosenbringer e poi telefona a Rose:
“Ma dove sei? Abbiamo vinto! Gli abbiamo fatto il culo a strisce a quelli di Seattle!”
“Sono contenta, ma… Devi tornare a casa subito?”
“Ci hanno detto che dobbiamo aspettare i controlli della OCP, poi dovrei aiutare i miei studenti a caricare tutto…”
“Allora facciamo che ci vediamo a casa. Festeggeremo la tua vittoria”
Tutti i presenti li stanno guardando con gli occhi spalancati, troppo spaventati persino per gridare. Penny scende dall'auto di Danny, passa sorridendo tra gli uomini e le donne che la guardano terrorizzati e raggiunge l'ingresso del garage dove sono parcheggiate una mezza dozzina di limousine messe a disposizione dei clienti del complesso Waterford. Cinque o sei autisti parlottano tra loro accendendo sigarette ed almanaccando sull'omicidio avvenuto al settimo piano e sulla baraonda che ne è seguita. Penny noleggia una limousine, aggiungendo una lauta ricompensa per il silenzio del conducente, poi torna a chiamare i suoi compagni:
“Caricate il ferito, ce ne torniamo a casa”
“Io torno in moto, miss Penny. Ho una faccenda da sistemare qui, ma le sarei grato se desse un passaggio a Dana” dice Fisk che sta aiutando Killex ad infilare Danny nel bagagliaio mentre Rosenbringer sorveglia l'operazione tenendogli ferma la testa. Killex, Penny, il dottore, Ellen e Dana si infilano nell'auto e siedono sospirando. Mark apre il frigobar e sceglie una bottiglietta di whisky: dato che la sua mano destra è inutilizzabile, la apre con i denti e ci sia attacca.
Fuori dai cancelli, nella luce sfavillante dei lampioni sotto la pioggia, tre pattuglie della OCP hanno improvvisato un posto di blocco e fanno uscire un'automobile alla volta, controllando tutti i veicoli.
“Dobbiamo perquisire voi e la vostra macchina” dice un agente in divisa sporgendosi attraverso il finestrino. Penny gli sorride
“Abbiamo un ferito a bordo, agente. Dobbiamo raggiungere al più presto un ospedale” risponde indicando Killex. Il poliziotto riflette per un attimo poi chiede qualcosa al suo collega che annuisce.
“Fatemi controllare i vostri documenti e poi potete andare”
Fisk torna al piano terra del complesso Waterford. Numerosi agenti della OCP piazzati all'ingresso controllano i presenti prima di farli uscire, mentre una squadra di medici del Trauma Team carica i feriti sulle barelle. La folla si va calmando e sfila quasi ordinata per i controlli, anche se si sentono qui e là lamenti e pianti di bambini. Il solitario si guarda intorno e, furtivamente, raggiunge una guardiola al lato destro della hall, vicino alle scale che scendono: è una stanzetta deserta, con una scrivania e molti schermi che proiettano le riprese delle telecamere installate al piano. Scostando una tazza di caffè vuota, Fisk connette un jack al computer e chiama Dur.
“Avrei bisogno che tu mi facessi un favore. Dovresti cancellare i filmati del casino che abbiamo fatto qui e anche quelli in cui io e Dana… sì, insomma, hai capito”
“Di quello posso tenerne una copia?”
“Non provarci neanche. E sbrigati”.
4 commenti:
...devo ricordarmi di non dire mai più al tavolo "quello ci serve vivo"...non sapevo di avere dei fan all'interno della infoCorp XD
Non ho mai sentito qualcuno dell'internal audit chiedere l'intervento di un andrologo e di un neurochirurgo...
Se anche Dana inizia a rompere il cazzo solo perché uccido quelli che cercano di farmi fuori giuro che faccio il diavolo a quattro!
..dipende da come va a finire la riunione XD...Fisk al massimo lo fai in quattro XD
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