Improvvisamente tutti sentono una fitta alla testa: l'oloschermo dell'HyperReality si spegne e la partita è sostituita da una schermata nera che vibra. Dopo qualche secondo compaiono delle tremolanti scritte verdi:
“[5kyr00t] Ho poco tempo. Leggete ATTENTAMENTE e fate ESATTAMENTE come vi dico.
[5kyr00t] Siete bloccati in una olosimulazione. Ho disattivato le connessioni
[5kyr00t] (un gioco da ragazzi! - 5kyr00t) quindi ora siete sconnessi dal
[5kyr00t] sistema di registrazione. L'unico modo per evadere è cercare nella
[5kyr00t] vostra interfaccia tutti contemporaneamente l'acronimo CLAW. Avrete
[5kyr00t] allora un paio di secondi prima che il sistema si riprenda. Nel tempo
[5kyr00t] di blocco dovrete spegnere il vostro segnale sparandovi in testa.
[skyr00t] Troverete altri ordini nella stanza del vostro p.s. sotto la
[5kyr00t] scrivania.
[skyr00t] Auguri. Andrea.
Lo schermo sfarfalla ancora per un attimo, poi ricompaiono le evoluzioni delle ragazze in gonnellino di lamè. Ricompare anche l'interfaccia. Penny, Mark e Fisk fissano interdetti il tecnico, ma prima che possano domandare alcunché suona il campanello.
“Macchecazz…?” ringhia Mark.
Allo spioncino virtuale proiettato sulla retina di Penny c'è un uomo in tuta blu con in mano una cassetta degli attrezzi e l'aria annoiata. La sua voce stanca risuona nel cervello degli occupanti dell'appartamento:
“Sono il tecnico della società elettrica e sono qui per controllare i vostri cablaggi, prima che qualcuno si sogni di fare una denuncia per…”
“Ma noi non abbiamo problemi con i cablaggi” lo interrompe Penny.
“No, no venga pure, le apro subito!” ghigna Fisk e si alza per raggiungere l'ingresso, quando con un rumore di plastica spezzata la porta si apre in due, fracassata al centro: dietro al tecnico spuntano due tizi vestiti di nero e pesantemente armati. Uno di loro fa il gesto di puntare una pistola in faccia a Fisk, attraverso l'ingresso. Più rapido di lui, il solitario estrae un'arma dal braccio e spara, colpendo l'uomo al torace: il corpo crolla sulle ginocchia e poi a faccia in giù, e una pozza di sangue comincia ad allargarsi sul pavimento. Killex si alza dal divano e lancia la sua bottiglia di birra in direzione del secondo uomo, ma colpisce lo stipite e la bottiglia esplode spargendo schiuma intorno. Schivata la bottiglia, questi spara, e colpisce Fisk con un dardo sul braccio.
“Killex, hai visto come sono gentili questi signori?” chiede il solitario sfondando con un pugno il muro di plastilegno accanto alla porta “Vogliono stordirci…”
Attraverso il buco che ha aperto, Fisk afferra il tecnico della società elettrica per il collo e lo trascina all'interno sfondando il resto del muro. Il cadavere, con ha la tuta a brandelli e il volto malamente sfregiato, si accascia a terra non appena il solitario lascia la presa.
Mark intanto recupera la sua pistola di riserva da sotto il divano e spara all'ultimo uomo in nero: lo colpisce all'altezza del ginocchio, facendolo gridare e cadere.
Penny, che si è rifugiata dietro lo stipite della porta del corridoio, guarda fuori della finestra dove un gatto nero sta attraversando la strada tra due auto: un secondo gatto, identico al primo, compare nel medesimo punto. Dall'androne, intanto, si sente crescere un rumore di passi che si avvicinano. Molti passi.
“Dur, cosa è che diceva di fare il messaggio alla tv?” chiede Penny con la voce che le trema leggermente
“Hem… Cercare la parola CLAW tutti insieme e poi spararci in testa…” risponde la voce del tecnico, ancora nascosto dietro al divano.
“Allora è il caso che lo facciamo, c'è qualcosa che non quadra, qui”.
Il rumore di passi è più forte e misto ad un vociare convulso. Freneticamente i quattro digitano “Claw” sull'interfaccia del loro sistema HyperReality.
“Tre, due, uno… adesso!” grida Dur
Un click e il tempo intorno a loro si congela: lo schermo della televisione mostra un'istantanea di cheerleaders, l'uomo in nero sul pavimento smette di lamentarsi, la faccia contratta in una smorfia immobile. Le voci tacciono dalle scale, una mosca congelata levita sopra l'acquaio in cucina.
Le mani di Dur tremano, puntando la pistola alla fronte di Penny.
BANG. BANG. BA-BANG.
13 commenti:
Finalmente si riprende!
Eggià!
BANG. BANG.
kiss kiss...ah no questa era la battuta di Penny
Bella la citazione di Matrix...
Allora pillola rossa o pillola blu? Uhm facciamo pillola di piombo! :D
I gatti vengono dritti dritti da matrix, però ho deciso che dovevo aggiungere un po' di Cyberpunk al tutto! Una shakerata ed ecco pronto un B52! XD
Le facce dei giocatori quando hanno letto il messaggio (gliel'ho fornito scritto su un foglio) erano uno spettacolo!
Dafuq?!
Molto intrigante!
Ora non far passare mesi prima delle rivelazioni!
Questo blog non lo scrivo io... =P
Eh ma tu sei il master... mi ricordo quando facevo scrivere i diari ai miei giocatori, finchè non li ricevevo tutti bloccavo i px.
Con conseguenti scene di bullismo verso i ritardatari. :D
Cmq aspetterò, sono già contento che sia ripartito.
Questa è la scena di introduzione della prima avventura dopo la ripresa... in cui c'è stato il cambio di master (e son subentrato io).
Al momento hanno alle spalle quattro avventure completate e stanno giocando la quinta... ^.^
Penso di riuscire ad inserire un paio di post a settimana (lunedì e venerdì) per un poco, in modo da rimetterci in pari con le giocate. Stay tuned! :)
Quindi scriverai più di quanto riesco a produrre io in questo periodo... =P
Ma era una rotazione di master preventivata? Siete uno di quei gruppi che si mastera a turno?
@Margherita, starò tonnatissimo!
No, diciamo a Cyberpunk ci siamo alternati (per varie vicende) io ed un altro master. Dopo un cambio di rotta nell'ambientazione -leggasi la storia di marte, che per quanto bella "stonava" un po' con la nostra idea di Cyberpunk- e complice l'assenza del vecchio master per un lungo periodo, abbiamo deciso di riprendere la campagna con me come master.
Senza spoilerare nulla, avevo deciso di costruirla in modo "innovativo", proponendo sfide decisamente diverse rispetto a quelle a cui il gruppo era abituato. Conclusione: ho dovuto mediare tra le "nuove idee" e l'ultraviolenza.
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