venerdì 15 aprile 2016
Dopo aver recuperato un dottore ed averlo indirizzato al loro appartamento, Penny e Mark lasciano i due compagni a controllare lo stato del netrunner e raggiungono l'ufficio di Andrea, molti piani più in alto. La saletta d'attesa pavimentata di vero legno è vuota e la scrivania della segretaria deserta. Penny si pettina i capelli con le dita e sistema il colletto della camicia, controllando il suo aspetto sul riflesso di una finestra. Fuori dalle ampie vetrate il cielo limpido è solcato dalle scie di numerosi velivoli che scintillano nel sole pallido: una mattina tranquilla a Nuova New York. Una delle ultime.
"Chi è?"
"PennyLane e Mark, capo".
"Entrate pure".
L'ufficio è stranamente silenzioso ed Andrea, seria ed elegante come sempre, sta infilando degli hard disk dentro una voluminosa cartella.
"Capo, hanno fulminato Sagara!"
"Mi dispiace" commenta Andrea in tono neutro, continuando a riempire la borsa.
"Abbiamo trovato Shadow in stato confusionale per le scale!"
"Poverino".
"Ma siamo sotto attacco: tutte le linee sono saltate e anche i telefoni... Capo, sta facendo le valigie?"
"Assolutamente no, cara. Ho una riunione ai piani alti per discutere di questo attacco. Aspettavamo qualcosa del genere e Sagara ci stava lavorando sopra. Prima di lasciarci ha identificato il luogo da cui è partito..."
"E noi adesso dobbiamo andare a prendere quegli stronzi" conclude per lei Mark.
Andrea annuisce e mostra loro un pad: sullo schermo è visualizzata la mappa di un'area industriale al confine est della città; al centro si vede un hangar apparentemente abbandonato.
Molti piani più in basso, Penny ragguaglia il gruppo riguardo la nuova missione; il medico intanto non può fare altro che somministrare un calmante a Shadow e constatare la morte di Sagara.
"Mi dispiace. Il cervello è completamente bruciato" li informa il dottore, staccando i suoi strumenti dal corpo ricomposto sul letto sfatto. "Anche se ci fosse dell'attività cardiaca residua non potrei fare nulla".
"Povero Sagara" singhiozza Penny accostandosi al cadavere, "lo abbiamo trattato molto male. Stava sulle palle a tutti!"
"Mi mancheranno i suoi ramen ed il suo tè" cerca di consolarla Dur, "mi mancherà guardarlo battere tutti gli altri netrunner a tetris!"
"Era il nostro cazzone di riferimento..."
"Parliamo di cose serie" borbotta Mark, inquieto. "Andrea aveva l'aria di chi sta per partire. Aveva una riunione, ha detto, ma non ci ha neanche guardati in faccia. E la segretaria non c'era... Tutto ciò non mi piace, non mi piace per nulla".
"Sia come sia, adesso abbiamo da fare. Prepariamoci" taglia corto Fisk, soffiando una nuvoletta di fumo dal suo sigaro. La cenere volteggia cadendo sulle lenzuola, accanto al viso immobile di Sagara.
7 commenti:
Uhm com'era quel detto: "Quando la nave affonda i topi..."!
Ragionavo su quanto detto da Mithran sul suo personaggio morto così, in partenza senza poter far nulla, è un po' come nei sequel di alcuni film che vieni a sapere che un personaggio fondamentale del film precedente: o è morto dall'inizio oppure muore dopo 5 minuti: è abbastanza frustrante. Certo è Mithran che quasi tuoi personaggi godono di molta stima rispetto e considerazione tra i loro compagni, ma questo come ben sai è il destino dei geni incompresi! :D
E' stata una decisione del master di ammazzare il proprio personaggio, legata alla storia dell'ambientazione che aveva ideato.
Per quanto riguarda i personaggi del giocatore, sono sempre fantastici e sempre ben caratterizzati.
Se ogni tanto facessero anche un po' di gioco di squadra, sarebbe il massimo! =P
(ok, va bene... Pavlov fa gioco di squadra... gli altri molto meno, però!)
Mr. Mist: Come darti torto...sono un diamante in mezzo ai sassi, una rosa in mezzo alle erbacce!! Tecnicamente l'ambientazione prevede uno scontro nella matrice contro le IA, in cui tutti i netrunner sono stati coinvolti. Mi piaceva l'idea di mostrare un netrunner sopravvissuto in stato altamente confusionale e, dati i presupposti, non poteva che essere Shadow (Sagara era un 30% netrunner, 70% Otaku) affetto da germofobia. Anche io trovo frustrante quando un personaggio muore dopo 5 minuti, ma forse Sagara non era così fondamentale, o forse è ancora vivo...chissà...
Andrea: Comunque non è colpa mia se la squadra non si adatta alle mie idee geniali, siete VOI che vi rifiutate di fare gioco di squadra con me.
Sagara era il miglior giocatore di tetris di Nuova New York e forse del mondo. era maledettamente misantropo, fobico intelligente e polemico... Ciao, Sagara, non ci mancherai più di tanto perchè ci rimangono i fantastici png del master! :P
...e i suoi ramen...XD
@mithran: fare gioco di squadra con te e le tue idee geniali risulterebbe troppo spesso in un TPK.
Sarebbe spettacolare, fantasmagorico, esplosivo e divertentissimo. Ma pur sempre un TPK.
Sbagliato. Io avrei smorzato la cenere nella bocca aperta del cadavere di Sagara
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