lunedì 28 agosto 2017
Penny, Killex, Fisk e Rosenbringer salgono al nono piano. Andrea li aspetta seduta al grande tavolo bianco: ad una prima occhiata sembra impassibile come al solito, ma ad un'osservazione più attenta rivela uno spasmo al sopracciglio destro. Impressionati, tutti rimangono in piedi tranne il dottore che si accomoda su una poltroncina e tira fuori il taccuino dalla tasca della giacca.
Sperando di placare Andrea, Penny si sporge al di là del tavolo e dice titubante:
“Capo, abbiamo preso Robel. È al sicuro in cella e potrà interrogarlo quando vuole…”
“Adesso abbiamo un problema più urgente” la interrompe Andrea con voce secca “Ho appena parlato con il dottor Carey: a quanto pare, mentre faceva l'inventario delle celle frigorifere, ha riscontrato la sparizione di un campione di radice di coffea di quelle della New Grind Coffee. Quelle su cui stiamo facendo i test per il siero. Il dottor Carey pensa si tratti di spionaggio industriale: voglio che troviate il colpevole. Voglio che lo prendiate vivo e scopriate chi lo manda e come ha fatto ad infiltrarsi. In questo momento non sappiamo di chi fidarci: le uniche persone per cui mi sento di garantire sono Judith, il dottor Carey, la Symanki e Yvette Galkina – il capo della sicurezza. Tutti gli altri dipendenti sono oggetto della vostra indagine. Questo compito ha la priorità, ci occuperemo di Robel più tardi”
Andrea si alza e congeda i quattro con un cenno
“Scoprite cosa cazzo è successo. Subito” dice a mo' di saluto.
Penny convoca il dottor Carey nella sala riunioni al settimo piano. Lo scienziato è visibilmente agitato e continua e togliersi e rimettersi gli occhiali, pulendoli sulla cravatta. Killex, Fisk, Ellen e Rosenbringer siedono intorno al tavolo bevendo caffè. È piuttosto tardi – sono circa le undici – e tutti già rimpiangono la notte di sonno che stanno per perdere. Penny scivola giù dal tavolo per accogliere Carey e gli porge la mano:
“Si accomodi, dottore. Possiamo offrile un caffè?”
“Meglio di no, grazie” risponde lui sedendosi sull'orlo di una poltroncina sospirando. “L'amministratore delegato ci ha affidato le indagini sulla sparizione del campione di radice di coffea. Per poter cominciare dobbiamo conoscere la situazione: mi dica tutto quello che sa”
“Facciamo l'inventario ogni due settimane. Abbiamo in sede un refrigeratore speciale che contiene i reagenti più delicati e i campioni sperimentali. Questa sera ci siamo accorti del furto. Tutto qui”
“Chi ha accesso ai freezer?” chiede Ellen che sta già registrando la conversazione.
“Tutti i ricercatori e gli agenti di sicurezza hanno accesso al reparto. Il refrigeratore speciale ha una serratura ed in azienda ci sono due chiavi: una ce l'ho io e l'altra l'amministratore delegato”
“Non c'erano segni di scasso, immagino” si intromette Mark.
Carey scuote la testa
“Ci sono delle telecamere nella stanza? Vengono registrati gli accessi?”
“Sì, permetta che mi connetta al vostro terminale”
Lo scienziato si collega al computer di Penny con le sue credenziali e le fa vedere come il refrigeratore venga sempre aperto al mattino ed alla sera, tranne tre giorni prima quando c'è stata un'apertura supplementare in tarda serata.
“Ha aperto lei il freezer tre giorni fa?”
“Sì, avevo bisogno di un campione di reagente”
“Chi sapeva della radice?” chiede Rosenbringer da sopra il suo taccuino.
“Chiunque abbia avuto accesso alle ultime ricerche, consideri che tutti i dipendenti hanno firmato un accordo di riservatezza. Di sicuro tutto l'ufficio Amministrativo, il reparto Sicurezza e la squadra Tau che si è occupata dell'acquisizione della New Grind Coffee”
“Possiamo avere le registrazioni della stanza?”
“Per questo dovete parlare con la Sicurezza, chieda di Ashley Dodds”.
Dopo l'uscita del dottor Carey, nella stanza scende un silenzio pensoso che dura alcuni minuti. Killex pulisce il suo revolver aggrottando la fronte, mentre Fisk si accende un sigaro e sbuffa anelli di fumo verso il soffitto. Alla fine Rosenbringer prende il cellulare e chiama Melanie, mettendo la conversazione in viva voce.
“Jenkins, che possibilità ci sono che qualcuno abbia hackerato i nostri computer?”
“Dall'esterno, molto improbabile. Dall'interno non saprei, dipende quanto bravo è l'hacker”
“È possibile sapere se qualcuno ha manomesso i backup delle registrazioni delle telecamere o gli accessi?”
“Mi ci vorrà un po' di tempo, ed ho bisogno dell'autorizzazione di Penny per accedere ai backup”
“Te la faccio subito”
Penny fa poi una richiesta al reparto Sicurezza per avere le registrazioni della telecamera che inquadra la sala con i refrigeratori.
“Non ci resta che andare a vedere al laboratorio e fare qualche domanda in giro” dice Fisk spegnendo il suo sigaro nel posacenere ed alzandosi “Andiamo”
“Dobbiamo prima avere tutti i nomi dei dipendenti dell'ufficio Ricerca e Sviluppo che sono i primi sospettati” dice Ellen “Per fare delle ricerche su di loro”
“Andrò io in amministrazione” sospira Penny
“Io credo che farò due chiacchiere con il nostro ospite” dice Rosenbringer.
Petrus Robel siede ammanettato e bendato davanti ad un tavolo di metallo; nella cella imbottita è sparata ad alto volume della fastidiosa musica techno. Il dottore spegne l'impianto stereo, toglie la benda dagli occhi dell'uomo e siede di fronte a lui.
“Buonasera”
“B-buonasera” balbetta Robel, frastornato
“È disposto a fare una chiacchierata con me?”
“Di cosa dovremmo parlare?”
“Del suo lavoro, tanto per cominciare”
“Io sono un semplice contabile: mi occupo di fatture, bolle, conti e rimborsi spese, bilanci e cose così”
“Si occupa per caso della contabilità di Wayne Bruning?”
L'uomo ha un attimo di incertezza, poi scuote la testa.
“Perchè mi sta mentendo? Non le è bastato il tempo che è stato qui? Posso farla legare nella posizione più scomoda che mi viene in mente e lasciarla così per un paio di giorni…”
“Io non ho paura di voi” esclama Robel con uno scatto di ribellione, agitandosi sulla sedia
“Bene così, io non ho fretta. La lascerò marcire nella sua merda finché non si deciderà a parlare”
“Io non posso dire nulla perchè non so nulla” urla l'uomo, esasperato.
“Questa è una balla, lo so io e lo sa lei. Comunque ripeto: non ho fretta”
“Se dico qualcosa sono morto - quelli della InfoCorp mi troveranno e mi faranno fuori - ma finché non parlo sopravvivo perché vi servo”
“Pensa che verrà qualcuno a portarle da mangiare e da bere?”
Per quanto gli permette la ridotta mobilità, Robel si volta verso il muro e rifiuta di parlare. Rosenbringer gli rimette la benda sugli occhi, accende la musica ed esce.
Penny e Killex salgono all'ottavo piano. L'ufficio Amministrazione è buio e sembra deserto, a parte la stanza di Celestine Symanski. L'anziana signora siede alla sua scrivania e sta controllando un fascio di fatture; guarda i due severamente da sopra gli occhiali
“Buonasera. Ci manda l'amministratore delegato ed abbiamo bisogno della lista dei dipendenti dell'ufficio Ricerca e Sviluppo”
“Buonasera a lei miss Clarke. E il signore che l'accompagna è?”
“Mark Killex” dice lui, tendendole la mano.
“Uhm” risponde la donna con espressione indecifrabile, poi fa un gesto con la mano “Prego, accomodatevi”
“Come le dicevo, avremmo bisogno dell'elenco delle persone impiegate nell'ufficio Ricerca e Sviluppo e di tutti i dati sensibili su di loro”
“Che tipo di dati?”
“Curricola, passate esperienze di lavoro, posizione contabile e tutto quello che abbiamo”
“Le farò avere i dati tra una mezz'ora”.
5 commenti:
eh niente la Symansky mi odia XD
Secondo me invece le piaci ;)
Chi disprezza compra! ;)
Visto che a Penny piacciono le relazioni "aperte"...
che ci farò alle donne XD
Le compri con toilette per gatti da una paccata di soldi.
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