Una volta arrivati all'appartamento, Penny ordina un nuovo vestito per la serata, poi chiama un taxi e si fa portare all'Università Corporativa. Durante il tragitto, ricorda i giochi di potere nel suo dipartimento e, in particolare, un giovane professore associato, James Connelly, che ambiva ferocemente alla cattedra di Benvenuti. Si connette al sito dell'università e scopre che ora Connelly è titolare della cattedra di International Management.
L'Università Corporativa ha sede in un elegante conglomerato di palazzi vetrati; l'ingresso è al sesto livello, in un lussureggiante giardino riscaldato con piante tropicali in fiore, uccelli esotici e farfalle. Penny prende un ascensore fino al dipartimento di Economia e raggiunge il banco della segreteria, dietro cui quattro giovani ed efficientissime segretarie in tailleur scuro sono impegnate ai rispettivi terminali.
“Buongiorno” sorride “Vorrei avere un colloquio con il professor Connelly”.
“E lei sarebbe?” chiede una delle impiegate, con sufficienza.
“PennyLane Clarke”.
La segretaria controlla qualcosa sul suo computer e arrossisce:
“Oh, miss Clarke, mi scusi… Chiamo subito il professor Connelly. Posso intanto offrirle qualcosa?The, caffè?”.
“Un caffè andrà benissimo, grazie”.
Penny siede su una poltroncina di cuoio e sorseggia il caffè guardandosi intorno: il dipartimento brulica di studenti e professori, tutti sono vestiti all'ultima moda, e sfoggiano impianti di ultimissima generazione. Dopo una decina di minuti viene raggiunta da un uomo magro, pallido ed elegante.
“Buongiorno professor Connelly”.
“Miss Clarke, è un piacere rivederla, cosa posso fare per lei?”.
“È una faccenda piuttosto delicata, potremmo parlarne nel suo studio?”.
“Mi segua, prego”.
Il professore fa accomodare Penny nel suo ufficio, poi si siede e la guarda interrogativo.
“È una storia un po' complicata, ma solo lei potrebbe aiutarmi… Diciamo che una persona che per molto tempo è stata sulla sua strada adesso si è messa di traverso sulla mia.”
“Mi perdoni, ma non credo di capire…”
“Capisco che lei non voglia ricordare, ma pensi a quanta fatica ha fatto per ottenere questa cattedra Ecco, io mi trovo nell'imbarazzante situazione di dover comprare il professor Benvenuti”. Inaspettatamente, Connelly si mette a ridere.
“Comprare! E che fine ha fatto quell'idiota?”.
“Ha un posto di ruolo alla NNYU”.
Penny riceve una chiamata da Mark, ma la ignora.
“L'università pubblica!” il professore continua a ridacchiare poi aggiunge “Mi faccia solo sapere in che modo posso aiutarla”.
“Se lei dovesse comprare Benvenuti oppure, che so, sputtanarlo, cosa farebbe?”.
“Ma quel cretino si è già sputtanato da solo… In effetti non si è saputo in giro, ma… Rimarrà tra noi, giusto?”
Connelly sprizza ilarità da tutti i pori: evidentemente la storia che sta per raccontare è uno dei suoi argomenti preferiti.
“Certamente”.
“Lei non ha idea del perché non insegna più qui, vero? Beh, glielo dico io: Benvenuti si è portato a letto la figlia diciassettenne del Rettore”.
“Quindi è stato buttato fuori!”
“Esattamente”
“Perfetto! Come posso ringraziarla, professore?”
“Guardi: se riesce a farmi avere una registrazione audio, o magari anche video, dell'umiliazione di Benvenuti le manderò un mazzo di fiori”.
Penny esce dallo studio del professore e trova, nell'atrio del dipartimento, Mark che la aspetta con aria nervosa, seduto sull'orlo di una poltroncina.
“Cosa è successo?”
“Sto solo cercando di fare il mio lavoro. Te lo ricordi che sono la tua guardia del corpo, no? Non sapevo dove trovarti: quella stronza della segretaria non ha voluto dirmi dov'eri”.
“Come sei caro, mi dispiace, ma era una faccenda riservata… Andiamo a casa adesso”.
Fuori dall'università, sul marciapiedi e sopra l'innesto di un idrante divelto, è parcheggiata l'auto aziendale. Una pattuglia della OCP è ferma lì vicino, mentre dei pompieri stanno cercando di fermare la perdita di acqua.
“E questa roba?” chiede Penny, stupita.
“Avevo fretta di trovarti”.
Quando vede che Killex si dirige verso la macchina, un poliziotto gli si avvicina:
“Questa è sua” dice, porgendogli una multa.
Il verbale recita “eccesso di velocità e danni alla proprietà dell'università”, l'importo è di quattromila eurodollari. Killex inoltra la multa all'ufficio contabilità della E.G.O. Inc, e sale in macchina con Penny. Neanche cinque minuti dopo, la ragazza riceve una chiamata dalla signorina Symanski, dell'ufficio Contabilità:
“Scusi, miss Clarke, ma si rende conto che ho appena ricevuto una multa da quattromila eurodollari? Guardi che io devo mandare avanti una corporazione, mica dare da mangiare ai piccioni, sa?”.
“E come mai è stata inoltrata a lei? Mi dispiace, quando i miei uomini fanno casino pago io”.
“Sarà bene. E dica a Killex che lo tengo d'occhio”.
6 commenti:
la Symansky mi odia...
... e fa bene, dato cosa arriva sul suo tavolo =D
Sono moooooooooolto curioso di vedere com'è andata questa cena :D
Io dico solo che da una parte non sapevo più che pesci pigliare. Dall'altra stavo soffocando dalle risate...
Se qualcuno m'avesse avvisato, avrei preso il controllo delle telecamere del locale!
Certi video possono sempre tornare utili!
Decisamente un bel post, la situazione è davvero spassosa e sono molto curioso di sapere come si risolverà! :D
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